di Cl.T. Il Sole 24 Ore, 9.3.2017
– Entro il 17 marzo le Camere dovranno esprimere i pareri sugli otto Dlgs attuativi della legge 107. Poi la parola passerà al Governo per l’ok definitivo. Nei prossimi dieci giorni saranno dunque tirate le fila delle tante proposte emendative emerse nelle scorse settimane dalle audizioni di sindacati e associazioni del mondo della scuola (la ministra Valeria Fedeli ha aperto a una ampia consultazione).
Le possibili novità
Cambiamenti sono attesi nel decreto relativo all’inclusione scolastica degli alunni disabili: il tetto degli studenti per classe dovrebbe tornare a 20 e correzioni dovrebbero consentire un maggior coinvolgimento delle famiglie nei “luoghi di decisione” oltre che “sanare” la questione dell’esame di terza media (al centro delle polemiche la previsione di un attestato di credito formativo agli alunni disabili invece del diploma di licenza).
Nodo esami di Stato
Per quanto riguarda il provvedimento su valutazione, certificazione delle competenze ed esami di stato, in queste ore ancora si discute dell’opportunità o no di dare voti nel primo ciclo (nella riforma si propone di sostituirli con lettere, A-B-C-D-E) e della “media del 6” (invece dell’attuale sufficienza in tutte le materie) come requisito per l’ammissione alla Maturità (l’aver partecipato ai test Invalsi, a prescindere dall’esito, resterebbe, invece, passaggio necessario – si tratta ancora se e come mantenere la certificazione delle competenze delle prove).
Nel decreto su formazione e reclutamento modifiche dovrebbero riguardare sia i tempi della fase transitoria sia i precari non abilitati con più di 36 mesi di servizio. Piccoli aggiustamenti nel decreto sull’istruzione 0-6 anni.